In ossequio al nostro manifesto identitario, la nostra azione si svolge all’interno del perimetro delimitato da punti cardine precisi:

  1. Attuare completamente la Costituzione del 1948.
  2. Tutelare le libertà individuali.
  3. Garantire servizi pubblici di qualità, senza differenze territoriali.
  4. Promuovere un’economia al servizio dei cittadini, libera da speculazioni.
  5. Difendere la libertà da ogni potere oligarchico.

Intendiamo quindi dar corso a tali principi in occasione delle elezioni comunali genovesi 2025 con il seguente programma:

 

1) PACE E MULTIPOLARISMO, INGREDIENTI NECESSARI PER LO SVILUPPO.

L’art. 3 dello Statuto del Comune di Genova indica tra gli “Obiettivi preminenti” la promozione dello sviluppo sociale ed economico della comunità genovese mediante il “secolare rapporto con i popoli europei e mediterranei in un impegno di pace e di disarmo“.

Non occorre inventare nulla: Uniti per la Costituzione intende applicare lo Statuto e posizionare Genova all’avanguardia dei rapporti internazionali, per un mondo multipolare, di pace, di disarmo e di relazioni economiche reciprocamente vantaggiose.

Solo così potremo garantire sviluppo mercantile, industriale e turistico mediante relazioni commerciali basate sulla reciproca fiducia tra i popoli e le istituzioni.

Lo impone il nostro Statuto e lo dimostra la storia della nostra Città aperta ai traffici con tutto il mondo!

La guerra alle porte dell’Europa impone dunque di impegnare la nostra Città per il perseguimento della pace, schierandoci controla furia bellicista che sta investendo la Nato, l’Europa e il Governo italiano. Vogliamo altresì avviare una riflessione critica sull’appartenenza dell’Italia all’UE ed alla NATO che individui gli strumenti per il recupero della piena sovranità nazionale.

Non si commetta l’errore di credere che tali temi non abbiano specifica rilevanza locale.

Si pensi alle armi che transitano nei porti liguri; si pensi alle industrie come Leonardo eFincantieri che producono armamentied hanno sede nel nostro territorio; si pensi alle politiche energetiche conseguenti alla guerra, in base alle quali viene impedito l’acquisto del gas proveniente via gasdotto dal valico del Tarvisio per imporre la realizzazione di un rigassificatore in Liguria per l’utilizzo di gas liquido importato via nave a prezzi decuplicati; si pensi infine, alle difficoltà delle nostre imprese proprio a causa dell’aumento del costodell’energia.

Uniti per la Costituzione ha ben presente che il più grande tema del nostro tempo riguarda la guerra in corso e intende affrontarlo con ogni possibile iniziativa anche all’interno dell’istituzione comunale, contrastando la produzione e l’invio di armi, chiedendo a gran voce la cessazione delle controproducenti sanzioni internazionali che hanno fatto aumentarevertiginosamente l’inflazione, impoverendo le famiglie e tagliando ogni possibilità disviluppo all’industria del territorio.

Intendiamo poi fermamente impegnarci affinché IREN non faccia accordi con Mekorot né in generale il Comune tramite le partecipate faccia accordi con aziende israeliane.

Coerentemente con questi principi, intendiamo istituire, raccogliendo l’appello firmato da numerosi soggetti della società civile, un assessorato alla Pace, adeguatamente dotato di fondi necessari al suo funzionamento.

Nello specifico ci impegneremo a:

  • rinnovare l’impegno del Comune nel coordinamento nazionale Enti Locali per la Pace e diritti umani;
  • sostenere la campagna “Mayors for Peace” indetta dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki, a cui Genova già aderisce;
  • promuovere l’adesione del nostro Comune alla campagna “Italia Ripensaci” affinché l’Italia firmi il trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari;
  • promuovere l’adesione alla campagna per l’istituzione del Ministero della Pace;
  • promuovere la realizzazione sul nostro territorio di nuovi corridoi umanitari;
  • promuovere la cultura della Pace e della Nonviolenza nelle scuole;
  • promuovere politiche di integrazione e analisi dei conflitti, eventi di promozione di pace e giustizia e corpi civili di pace per la risoluzione non violenta dei conflitti;
  • promuovere la realizzazione di un’iniziativa annuale sui temi della pace, del disarmo e della non violenza.

L’Assessore alla pace si occuperà inoltre di curare i rapporti con Consoli e delegati d’affari di Stati stranieri presenti nella nostra città (già attualmente oltre 50), avendo come obiettivo l’ulteriore ampliamento della presenza degli stessi in un’ottica di multipolarismo, poiché dai rapporti internazionali e dal rispetto reciproco dipende anche larga parte dell’economia, dei traffici commerciali e del turismo della nostra città.

Ci impegneremo nella realizzazione del progetto “Casa delle Culture del Mediterraneo”, già avviato dal Consigliere Mattia Crucioli nella consigliatura appena conclusa.

2) ASCOLTO DELLE NUOVE GENERAZIONI: LE PROPOSTE DEI GIOVANI E DELLE GIOVANI GENOVESI.

Grazie al gruppo dei “Giovani Genovesi”, il programma si è arricchito di cinquanta specifiche istanze per rendere Genova accogliente ed attenta alle esigenze dei più giovani.

Ecco le specifiche proposte programmatiche formulate dai “Giovani Genovesi” e fatte proprie da Uniti per la Costituzione:

Inclusione Sociale e Lavoro

1. Creazione di cooperative sociali: avvio di progetti formativi e lavorativi per l’inclusione sociale dei mendicanti, attraverso la costituzione di cooperative che offrano opportunità di impiego e reinserimento nella comunità.

2. Centri antiviolenza: apertura e sostegno a centri antiviolenza sul territorio, con servizi di accoglienza, supporto legale e psicologico per le vittime di violenza sessuale e domestica.

3. Supporto psicologico: istituzione di un servizio di supporto psicologico gratuito o a basso costo, accessibile a tutta la cittadinanza, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

4. Aiuti per gli anziani: potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare, trasporto sociale e attività ricreative dedicate agli anziani, per migliorarne la qualità della vita e favorire l’inclusione sociale.

5. Sicurezza e integrazione dei minori non accompagnati: rafforzamento delle misure di sicurezza nei centri di accoglienza per minori non accompagnati, con l’impiego di personale specializzato e l’implementazione di sistemi di sorveglianza. Promozione dell’integrazione attraverso lo sport, con la creazione di squadre, corsi sportivi gratuiti e eventi inclusivi.

6. Programmi di mentoring per giovani: coinvolgere professionisti locali per guidare i giovani e le giovani nello sviluppo di competenze lavorative e imprenditoriali.

7. Spazi di coworking accessibili: creare spazi di lavoro condivisi a basso costo per startup, freelance e associazioni, favorendo la collaborazione e l’innovazione.

8. Festival dell’inclusione: un evento annuale che celebri la diversità culturale e sociale della città, con workshop, spettacoli e attività per tutte le età.

Sport e Spazi Pubblici

9. Incremento degli spazi sportivi e ludici: creazione e riqualificazione di campetti, aree gioco e spazi pubblici dedicati allo sport spontaneo e all’aggregazione, con particolare attenzione alle esigenze di ragazzi e ragazze, anziani e persone con disabilità.

11. Accessibilità per persone con disabilità: adattamento di parchi e giardini per garantire l’accesso e la fruizione a tutti, con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

13. Riqualificazione della Casa del Soldato (Albaro): recupero e trasformazione di questo spazio abbandonato in un’area polifunzionale per attività sportive e sociali.

15. Ristrutturazione dei campetti CUS (Via Montezzovetto): reinstallazione dei canestri da basket e aggiunta di porte da calcio rimovibili per favorire il calcio a 5.

17. Spiaggia urbana della Foce: realizzazione di un’area attrezzata con spazi sportivi, giochi per bambini e un’area sgambatura per cani, in collaborazione con le associazioni locali.

19. Riqualificazione di Villa Rossi (Sestri) e parco lungo il fiume (San Quirico): miglioramento della manutenzione e creazione di nuove aree sportive e ricreative.

21. Giardini Kennedy (Prà): completamento dell’open gym, ripristino dei giochi per bambini e bambine e creazione di un campetto pubblico.

23. Risistemazione delle aree sportive in Val Bisagno: miglioramento dei campetti da basket e calcio esistenti, con particolare attenzione a quelli di Via Allende, Sant’Eusebio e La Piastra.

25. Riqualificazione dei Giardini di Carbonara, Villa Piaggio e Villa Gruber: interventi di recupero e valorizzazione di queste aree verdi, con l’aggiunta di nuove attrezzature sportive e ricreative.

26. Inserimento di aree sportive di prossimità e manutenzione di quelle già esistenti: creazione di nuove aree sportive di prossimità e miglioramento della manutenzione di quelle già presenti, per garantire un accesso diffuso e di qualità allo sport.

27. Istituzione della Coppa dei Quartieri: istituzione di un torneo annuale articolato su varie discipline con squadre formate sulla base della residenza dei vari quartieri genovesi. In palio verranno messe dotazioni sportive per il quartiere vincitore.

Ambiente, Ecologia e Decoro Urbano

28. Pulizia e tutela del torrente Bisagno: istituzione di un ente comunale dedicato alla pulizia del Bisagno o sostegno finanziario alle associazioni già operanti nel territorio per incentivare interventi di manutenzione e bonifica.

29. Riapertura e potenziamento dell’isola ecologica della Val Polcevera: ripristino del servizio sotto il viadotto Morandi, con miglioramenti strutturali e logistici per favorire la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti.

30. Raccolta differenziata nelle scuole: introduzione di un sistema di raccolta differenziata negli istituti scolastici, accompagnato da campagne di educazione ambientale per studenti e personale.

31. Gestione dei rifiuti animali: installazione di dispenser con sacchetti e bidoni dedicati alla raccolta degli escrementi canini in aree pubbliche, per garantire il decoro e l’igiene urbana.

32. Bonifica e riqualificazione dei bagni pubblici e gestione della fauna urbana: interventi di manutenzione straordinaria sui vespasiani e bagni pubblici esistenti, con eventuale costruzione di nuovi servizi igienici in aree strategiche della città e realizzazione di adeguate soluzioni rispondenti alle esigenze femminili. Avvio di un piano di controllo della popolazione di cinghiali in collaborazione con enti competenti, per garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ecosistema.

33. Energia rinnovabile locale: promuovere l’installazione di pannelli solari su edifici pubblici e privati, con incentivi fiscali per la cittadinanza e le imprese che adottano soluzioni green.

34. Agricoltura urbana: creare orti urbani comunitari in aree inutilizzate per promuovere la sostenibilità alimentare e l’educazione ambientale.

35. Piattaforma digitale per la gestione dei rifiuti: un’app che consenta alle persone di segnalare discariche abusive, monitorare la raccolta differenziata e accedere a informazioni sul riciclo.

Riqualificazione Urbana, Edilizia e Cultura

36. Riqualificazione degli spazi pubblici e culturali: interventi di recupero e valorizzazione del centro storico e di altri luoghi simbolo di Genova, per renderli più attrattivi per turisti e abitanti, generando nuove opportunità di lavoro.

37. CityPass culturale: creazione di un biglietto unico che consenta l’accesso a più luoghi culturali a prezzo agevolato, con bonus e sconti per incentivare la fruizione del patrimonio artistico e storico della città.

38. Ristrutturazione degli edifici pubblici: avvio di un piano di riqualificazione degli immobili comunali, con particolare attenzione alle scuole e agli uffici pubblici, per migliorarne l’efficienza energetica e la sicurezza.

39. Festival delle tradizioni locali: organizzare eventi che mettano in risalto le tradizioni, l’artigianato e la cucina tipica di Genova e dei suoi quartieri.

40. Percorsi turistici tematici: creare itinerari dedicati a temi specifici, come “Genova medievale” o “Genova e il mare,” con mappe interattive e guide digitali.

Mobilità e Trasporti

41. Potenziamento dei mezzi pubblici per le periferie: aumento delle corse e miglioramento delle linee di autobus e mezzi pubblici che collegano le periferie al centro città, con particolare attenzione alle fasce orarie serali e notturne per garantire un servizio efficiente anche di notte.

42. Miglioramento dell’accessibilità ai mezzi pubblici: adeguamento delle fermate e dei mezzi di trasporto per renderli accessibili a persone con disabilità, anziani e famiglie con bambini, con l’installazione di rampe, ascensori e spazi dedicati.

43. Servizi di trasporto dedicati alla movida estiva: introduzione di navette notturne e mezzi aggiuntivi durante il periodo estivo per servire le zone di movida, in particolare Corso Italia, con l’obiettivo di ridurre il traffico e favorire la sicurezza dei giovani.

44. Mobilità elettrica condivisa: introdurre stazioni di ricarica per veicoli elettrici e servizi di car sharing elettrico, incentivando l’uso di mezzi sostenibili.

45. Riduzione delle multe negli orari di punta: limitare l’erogazione delle multe per sosta nelle fasce orarie di punta, specialmente nelle zone ad alta frequentazione giovanile come scuole e università, promuovendo una maggiore tolleranza per favorire l’accessibilità e ridurre il disagio.

Sicurezza

46. Sicurezza sui mezzi pubblici notturni: introduzione di un servizio di vigilanza dedicato ai mezzi pubblici notturni, con l’impiego di personale di sicurezza e l’installazione di telecamere di sorveglianza per garantire la protezione dei passeggeri.

Partecipazione Cittadina, Trasparenza e Comunicazione

47. Chiarezza e accessibilità delle informazioni istituzionali: rinnovamento dei siti web e dei canali di comunicazione del Comune, per renderli più intuitivi, accessibili e trasparenti, con informazioni aggiornate e di facile consultazione.

48. Bilancio partecipativo e Forum delle idee: coinvolgere i cittadini e le cittadine nella decisione su come allocare una parte del bilancio comunale, attraverso votazioni online o assemblee pubbliche. Creare un portale dove le persone possano proporre idee e progetti per migliorare la città, con un sistema di votazione per le proposte più popolari.

Educazione e Innovazione

49. Cybersecurity e educazione ai media nelle scuole: introduzione di corsi di formazione sulla sicurezza informatica e l’uso consapevole dei media digitali, rivolti a studenti e insegnanti, per promuovere una cittadinanza digitale responsabile.

50. Wi-Fi pubblico gratuito: estendere la copertura Wi-Fi gratuita in tutte le aree pubbliche, con particolare attenzione alle periferie.

3) PRIMA I CITTADINI E LE CITTADINE: GENOVA AI SUOI ABITANTI!

L’azione amministrativa sarà improntata al pieno coinvolgimento dei genovesi e delle genovesi nelle decisioni rilevanti per la Città di Genova, istituendo un nuovo metodo di amministrazione della nostra Città, fondato sulla trasparenza, sulla condivisione e su una reale democrazia partecipativa, non limitata a saltuari appuntamenti “di facciata” (come, ad esempio, le colazioni con il Sindaco). Nessuna scelta di grande impatto per i nostri quartieri verrà più calata dall’alto senza l’ascolto della cittadinanza. Non si verificheranno mai più situazioni che per l’interesse di alcuni privati rischiano di sacrificare quello di intere collettività, come nel caso del tentativo di spostamento dei depositi chimici a Sampierdarena o della realizzazione di grandi supermercati a Nervi, Molassana o San Benigno. Verranno inoltre ri-valorizzati i Municipi, espressione di una Città sviluppata su una pluralità di centri dinamici, interconnessi e caratterizzati da proprie identità sociali e culturali (perseguimento del decentramento culturale, diretto a realizzare eventi di particolare interesse per il pubblico non soltanto nel centro cittadino, ma anche – e soprattutto – nelle circoscrizioni periferiche, valorizzandone le caratteristiche specifiche). In particolare, verranno riattribuite ai Municipi le funzioni loro recentemente sottratte dalla Giunta Bucci, nella convinzione che i Municipi, in ossequio al principio della sussidiarietà e del decentramento, costituiscono il primo punto di contatto tra cittadinanza e amministrazione locale e di raccolta delle esigenze e dei bisogni della comunità locale

Ci impegneremo ad attuare l’art. 118 della Costituzione, che dispone “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Per fare questo intendiamo promuovere:

  • il diritto all’informazionecome condizione per la partecipazione della cittadinanza ai processi decisionali pubblici, attraverso pubblicazione di dati e documenti sui siti della PA e accessi agli atti semplificati;
  • la democrazia partecipativa, attraverso spazi attrezzati e gratuiti a disposizione deicittadini e delle cittadine per riunioni e assemblee pubbliche, dibattiti pubblici, bilanci partecipativi e unapiattaforma comunale informatica per la partecipazione;
  • promuoveremo ed incentiveremo gli strumenti di partecipazione democratica quali i referendum e le petizioni.

Ci impegneremo poi a riesaminare le opere pubbliche (o miste pubblico-privato) di direttacompetenza comunale che sono state oggetto di contestazione di cittadini e comitati, pervalutare se rispondano davvero ad effettive esigenze dei cittadini (cioè se la loro realizzazione persegue l’interesse pubblico ed il bene comune) e se siano compatibili con latutela dell’ambiente, del paesaggio, della qualità della vita delle comunità interessate.

Chiediamo che venga promossa un’idea concreta ed innovativa di cittadinanza attiva con l’istituzione in ogni municipio di un sistema a “chiamata” di cittadini disponibili a effettuare lavori e servizi per la collettività del proprio quartiere o di altri quartieri limitrofi, non però su base gratuita, ma a fronte di un benefit in servizi comunali (es. il meccanismo dell’isola ecologica, per il quale conferisco il rifiuto a fronte di uno sconto sulla TARI).

4) PARITÀ TRA COMUNE E CITTADINANZA: TRASPARENZA E RAPPORTI CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN UN RAPPORTO ALLA PARI.

L’amministrazione deve realmente mettere in condizione i cittadini e le cittadine di conoscere atti e provvedimenti, evidenziando in modo particolare quelli che potrebbero incidere su eventuali controinteressati; deve, in ogni caso, evadere tutte le istanze di accesso nei 30 giorni previsti per legge. Ad esempio, non dovranno mai più verificarsi situazioni di opacità come quella occorsa con l’attuale amministrazione che ha contrattato con Aspi fantomatici indennizzi senza chiarire a tutta la cittadinanza quale fosse la reale consistenza dei danni subiti dalla città per il crollo del Ponte Morandi e per i continui disservizi autostradali e quali siano stati i criteri per accettare l’irrisoria offerta di indennizzo proposta da Autostrade. In concreto, rimoduleremo l’istituto del difensore civico che deve fornire assistenza preventiva ai cittadini e alle cittadine meno abbienti in modo da surrogare l’eventuale iniziativa giudiziaria: il difensore civico deve diventare una sorta di ADR (Alternative Dispute Resolution) tra Comune e cittadinanza, promuovendo l’autotutela, che dovrà divenire ad attivazione obbligatoria su istanza del/della cittadino/a previo intervento del difensore civico. Implementeremo la formazione obbligatoria e costante dei dipendenti comunali, soprattutto degli uffici a contatto con il pubblico e del corpo di P.M. sulle tematiche dell’interazione, del dialogo e della tutela dei cittadini, nonché la valutazione delle performances dei dirigenti anche sulla base del gradimento, espresso in maniera obbiettiva e misurabile da parte degli amministrati. Per facilitare il rapporto tra amministrati e amministratori verrà implementato un ufficio centrale, collocato in una zona di facile accesso (ad es. Piazza De Ferrari), deputato a raccogliere i vari tipi di suggerimenti, lagnanze e osservazioni della cittadinanza, garantendone l’invio all’ufficio competente. Allo scopo di garantire una costante interlocuzione tra amministratori e cittadini saranno fissati appositi momenti di incontro dedicati all’illustrazione periodica dei problemi affrontati e delle soluzioni poste in essere, utili ai cittadini per valutare l’azione amministrativa e monitorare lo stato di sviluppo del programma amministrativo.

Verrà valorizzato lo strumento del bilancio partecipativo, come strumento idoneo a conseguire l’apertura della macchina istituzionale alla partecipazione effettiva della popolazione nell’assunzione delle decisioni circa gli obiettivi e gli investimenti pubblici.

5) MAI PIÙ SOLI: LAVORO, INCLUSIONE, SOLIDARIETÀ E POLITICHE SOCIALI.

La sfida più complessa è il mantenimento del benessere dei propri abitanti attanagliati dalla progressiva diminuzione del potere d’acquisto strutturale nelle politiche neoliberiste e dalla diminuzione della natalità.

Uniti per la Costituzione si impegna a salvaguardare gli attuali livelli di occupazione nelsettore portuale e industriale, promuovendo la ricerca, l’innovazione, le filiere a km 0 e leaziende che si occupino di riciclo, turismo, energia da fonti rinnovabili, artigianato.

Punti cardine devono essere:

  • utilizzo intensivo delle aree portuali, che non dovranno essere ampliate bensì sfruttate al meglio mediante la rigorosa verifica dei piani di traffico esplicitati dai concessionari all’atto delle gare per ottenere le concessioni;
  • valorizzare soprattutto all’estero la grande tradizione commerciale e artigianale ligure;
  • assistere e favorire le attività agricole familiari, in particolare le produzioni vivaistiche e tipiche, anche attraverso la formazione di consorzi dedicati alle micro-imprese alimentari che permettano un accesso agevolato alla grande distribuzione sul territorio regionale.
  • favorire le botteghe con iniziative per farle conoscere e con forme di incentivazione e sgravi;
  • iniziativa Faeto a Zena: i produttori liguri avranno la possibilità di promuovere le loro merci in ambiti selezionati, in aree particolarmente battute da turisti e cittadini;
  • sostenere l’accesso al credito delle imprese tramite il rafforzamento del sistema di garanzie;
  • sostenere incubatori di imprese e start up con investimenti a fondo perduto;
  • intensificare la formazione nelle nuove tecnologie e nei settori più richiesti con l’organizzazione di corsi gratuiti e sistemi di tutoraggio per aiutare a inserirsi nel mondo del lavoro.

Genova possiede un ricchissimo patrimonio di competenze nei settori più avanzati della tecnologia: Università, CNR, IIT, Industrie hi-tech. Intendiamo coinvolgere tutti gli esperti del territorio per puntare a fare di Genova la città leader dell’innovazione e della logistica d’avanguardia con specifico riferimento al porto e al suo indotto,privilegiando le imprese che garantiscono il più alto livello di tutela della salute e dell’ambiente.

Il Comune dovrà farsi promotore di un utilizzo produttivo delle aree industriali attualmente dismesse, favorendo le Zone Logistiche Speciali e attraendo investitori anche mediante incentivi fiscali.

L’avviamento al lavoro – specie in relazione ai mestieri attualmente meno frequentati, come idraulici, elettricisti, falegnami, fabbri ecc.. – dovrà divenire un potente strumento di inclusione sociale.

Intendiamo poi sostenere le persone anziane con il mantenimento della figura del maggiordomo di quartiere e le nuove famiglie con contributi a sostegno della maternità e servizi volti al sostegno delle famiglie con bambini.

Vogliamo rivitalizzare l’assessorato alle pari opportunità e ci poniamo l’obiettivo di costituire una giunta che, nel rispetto del merito e delle competenze, garantisca una rappresentanza equilibrata tra i sessi con una presenza femminile del 50% o, meglio ancora, proporzionale alla popolazione.

L’assessorato alle pari opportunità dovrà, tra le altre cose, impegnarsi a:

  • incrementare la dedica a personaggi femminili nella toponomastica cittadina recuperando il divario esistente
  • creare condizioni vantaggiose per accelerazione e creazione d’impresa femminile
  • vigilare affinché venga rispettata la differenza sessuale femminile, anche nella raccolta di dati statistici utili a monitorare la salute delle donne e le varie forme di discriminazione che le donne subiscono in base al proprio sesso biologico
  • contrastare lo sfruttamento dei corpi delle donne sul territorio genovese (es. prostituzione e maternità surrogata) e sensibilizzare il Comune a posizionarsi a favore della legge Merlin e dell’abolizione universale della maternità surrogata anche a livello centrale.

Sosteniamo l’adesione formale del Comune di Genova al progetto internazionale del CNR “La Città dei Bambini” di Francesco Tonucci (www.lacittadeibambini.org), che propone agli amministratori una nuova filosofia di governo delle città assumendo come paradigma della città il bambino. Il progetto si muove su due assi principali: promuovere la partecipazione dei bambini al governo della città (istituzione di un “Consiglio dei bambini” legato al mandato del Sindaco) e restituire autonomia di movimento ai bambini negli spazi pubblici.

In particolare la strada deve tornare ad essere quella parte fondamentale della città, che permette ai cittadini di spostarsi in sicurezza a piedi, conoscersi e aiutarsi; e ai bambini di passeggiare, giocare, andare a scuola, fare la spesa (attraverso la sinergia tra municipi, scuole e associazioni sul territorio).

La tutela delle minoranze, il rispetto delle differenze e l’aiuto ai più deboli e ai marginalizzati anche mediante il potenziamento dei servizi sociali dovrà essere centrale nel ruolo del Comune, che dovrà divenire la “famiglia allargata” di tutti i genovesi.

Occorrerà effettuare una mappatura degli spazi aggregativi pubblici, aree verdi e strutture sportive con modalità di apertura al pubblico che le renda massimamente fruibili a chiunque; realizzare ulteriori spazi aggregativi, aree verdi e strutture sportive nei quartieri con standard inferiori.

6) TAGLI AGLI SPRECHI, NON AI SERVIZI.

Il Comune di Genova è l’ente pubblico che amministra la più grande città della Liguria e deve garantire ai cittadini i servizi più disparati, sia amministrativi che logistici. L’impiego delle tecnologie informatiche deve essere orientato al miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, snellendo la burocrazia, ma sempre tutelando la possibilità di accedere ai servizi anche per chi per varie ragioni non utilizza dispositivi tecnologici. Da questo punto di vista verrà incentivato l’accesso tramite portali di facile utilizzo e anche la creazione di un servizio a domicilio per le persone malate o con disabilità, ad esempio per usufruire degli uffici anagrafici. In quest’ottica verrà anche incentivata la trasparenza mediante l’accesso online a tutti i dati amministrativi non sensibili, ad esempio concorsi, bandi, gare d’appalto, patrocini finanziari, ecc. L’amministrazione di una città grande e complessa come quella di Genova richiede la disponibilità di risorse economiche e finanziarie rilevanti. Per acquisire tali risorse riteniamo che il Comune sia tenuto a dare esempio di virtuosità, di solidarietà e di vicinanza ai cittadini, eliminando tutte le voci di spesa che non siano produttive di utilità, anche in questo caso recuperando la tradizionale efficienza e sobrietà che contraddistingue storicamente i Genovesi. Tali tagli peraltro non andranno a incidere negativamente sui servizi erogati dal Comune, che dovranno rimanere di elevata qualità, e non riguarderanno le attività in senso lato culturali (teatri, musei, biblioteche, attività sportive, sociali e ricreative), che nella nostra visione costituiscono un formidabile volano di crescita anche economica (“anche con la cultura si mangia”). A tal fine, riteniamo imprescindibile attuare politiche di: – riduzione delle spese superflue per lo staff del sindaco e per le consulenze esterne mediante valorizzazione (ed eventuale potenziamento) del personale dipendente; – effettiva valutazione meritocratica, costruttiva e inclusiva dei dipendenti comunali; – incentivazione delle iniziative di miglioramento dell’efficienza e del risparmio dell’amministrazione comunale attraverso la premiazione annuale dei dipendenti che hanno ideato e proposto soluzioni innovative di procedimenti e processi amministrativi che abbiano trovato concreta applicazione nella prassi; – incremento delle assunzioni comunali (anche nelle partecipate) non precarie e a tempo indeterminato su diversi settori (tra i quali: operatori ecologici, musei, manutenzione giardini, cantieristica), evitando il più possibile appalti; In generale, occorre utilizzare le risorse economiche e finanziarie in modo intelligente, evitando di dilapidarle in progetti inutili e infruttuosi o, ancor peggio, allo scopo di alimentare il funzionamento di enti inutili.

7) DIFESA DEI SERVIZI PUBBLICI.

Contrasto alle privatizzazioni dei servizi pubblici locali e alla terziarizzazione di lavori e servizi che possono e debbono essere erogati direttamente dal Comune. Ciò si realizzerà attraverso la partecipazione del Comune e delle sue articolazioni ad iniziative ad ogni livello politico, culturale, giudiziario per la tutela della proprietà comune dei servizi pubblici. Potenziamento della vigilanza anche attraverso la segnalazione di cittadini utenti, consumatori e loro associazioni del rigoroso rispetto da parte dei gestori dei contratti di servizio. In merito ai principali servizi pubblici locali nei quali il Comune ha un ruolo attivo, le linee guida della nostra azione politico-amministrativa possono essere sintetizzate come segue.

* Sanità. Partendo dal presupposto che il Sindaco è anche autorità sanitaria locale, massimo sarà il nostro impegno nelle tematiche concernenti il benessere fisico e psicologico dei cittadini stessi. Particolare cura sarà dedicata alla prevenzione, e ciò non soltanto nell’ottica della previsione ed eliminazione dei potenziali rischi per la salute, ma anche del potenziamento di politiche volte a incentivare l’attività sportiva, la buona alimentazione, la creazione di un ambiente salubre e privo di agenti inquinanti (polveri sottili, inquinamento elettromagnetico, etc.).

Educazione, sicurezza stradale e prevenzione di incidentalità stradale. Nell’ottica della prevenzione prevista dal NCS occorre promuovere la sicurezza stradale attivamente a partire dalla responsabilità dell’utente della strada sia alla guida di auto sia di bici e degli stessi pedoni.

Corsi di educazione stradale andranno attivati in ogni Municipio d’intesa con il Provveditorato alla scuola ma anche per la tutela delle categorie sensibili quali gli anziani.

Proponiamo la revisione del progetto del “Nuovo Galliera” per effettuare l’ammodernamento del nosocomio aumentando i posti letto, il personale sanitario e rinnovando la struttura per riportarla ad essere una cittadella della salute all’avanguardia, come inteso dalla fondatrice Duchessa di Galliera.

Intendiamo riattivare l’Osservatorio Ambiente e Salute istituito dalla giunta Doria e mai convocato dalle giunte successive, allo scopo di utilizzare dati e risorse da esso elaborati per definire la politica sanitaria comunale in coordinamento con ASL e Regione.

Proponiamo un contributo fisso mensile (500 euro) che il Comune eroghi direttamente alle famiglie al momento della messa in lista d’attesa per posto in RSA: il ricovero in RSA deve essere un’opzione se la famiglia, pur avendo il contributo, non riesce comunque a provvedere alla persona. Ma non deve diventare l’unica scelta obbligata, né l’attesa per il ricovero (visto che si parla di anni) deve restare interamente a carico dei familiari. Il contributo non deve più passare direttamente dal Comune alle strutture convenzionate scavalcando le famiglie, come accade oggi. 

Proponiamo poi l’installazione di telecamere nelle RSA convenzionate.

* Verde urbano e benessere degli animali. La prima garanzia di mantenimento di un ambiente salutare è data dall’esistenza di un diffuso sistema di verde urbano, che la nostra amministrazione intende preservare, valorizzare e potenziare in ogni quartiere di Genova, rendendolo prima di tutto compatibile con la salubrità dell’aria e dei suoli, adottando gli opportuni distanziamenti, con particolare attenzione alle alberature, ai parchi urbani (Acquasola, Parchi di Nervi, Villa Duchessa di Galliera, Parco del Monte Gazzo, Piazza della Vittoria, Piazza Rossetti, Ville del Ponente), ai quali verranno destinate adeguate risorse ed energie progettuali.

Censimento arboreo e valutazione del rischio arboreo nella pianificazione del verde. Incremento di alberature che mitighino l’effetto “isola di calore” nelle aree urbane.

Inoltre, nell’ottica del decentramento delle attività culturali, si darà impulso all’utilizzo di parchi e giardini pubblici dopo averli resi compatibili con la necessaria salubrità dell’aria e dei suoli, quali sedi privilegiate di eventi per la cittadinanza (cinema all’aperto, concerti, assemblee pubbliche, spettacoli teatrali, etc.) in modo da rinsaldare la vita della comunità e aumentare le occasioni di socializzazione della popolazione. All’interno di parchi e giardini verranno realizzate apposite aree dedicate ai cani, nell’ambito di una più generale politica dedicata al perseguimento del benessere degli animali di affezione (gestione ragionata delle colonie feline; valorizzazione del ruolo delle associazioni animaliste; controllo della popolazione di piccioni e di animali randagi). Sarà svolto per via telematica un censimento diretto a realizzare dare una banca dati che permetta di comprendere le ragioni e le esigenze dei cittadini genovesi amanti degli animali e sarà sviluppata una specifica “app” che possa guidare gli interessati a strutture ricettive “pet friendly”, alle aree sgambatura, alle dog beaches e al canile municipale. Si lavorerà a un progetto di “Animal residence” in cui si realizzeranno il gattile municipale (e oasi feline) in cui poter realizzare campagne di sterilizzazione e cippatura, oltre che agevolare le adozioni dei felini; il cimitero degli animali domestici; una sala conferenze adibita a corsi dedicati agli adottanti e agli studenti sulla tutela e sul rispetto degli animali e dell’ambiente. Altrettanto importante è potenziare le spiagge dogs friendly; potenziare lo sportello dei diritti degli animali e istituire una Sala Operativa di Pronto Intervento composta da personale della Polizia Municipale specializzato in normative di tutela degli animali. Le scuole saranno incentivate a organizzare uscite didattiche per far conoscere agli scolari il territorio e la storia della loro città.

* Rifiuti urbani. Il rispetto per l’ambiente passa attraverso anche un’efficiente e corretta raccolta e trattamento dei rifiuti urbani, al fine di massimizzare il recupero, il riciclo e il riuso dei materiali e, per contro, di minimizzare lo smaltimento, con tecniche che comunque non dovranno essere a loro volta fonte di inquinamento atmosferico, del suolo, delle acque, etc. Pertanto, incentiveremo la raccolta differenziata, con un attento controllo sul corretto conferimento dei rifiuti, nonché sul recupero dei materiali, mediante sconti progressivi sulla TARI.

Ci impegneremo affinché lo sconto previsto sulla TARI in base alla distanza dei cassonetti dalle abitazioni sia regolarmente applicato a tutti gli abitanti, e non solo su “richiesta” dell’utente come avviene ora: chi non ha i cassonetti vicino a casa ha diritto ad uno sconto perché subisce un disservizio.

Istituiremo una campagna di sensibilizzazione nelle scuole dell’infanzia e primarie, tramite interventi di associazioni ambientaliste, tecnici e operatori qualificati. Introdurremo in tutta la Città sistemi di raccolta efficienti (ad es., installazione generalizzata di cassonetti intelligenti, cd. “smart bin”, o, nelle zone idonee, di sistemi di raccolta porta a porta).

Ci impegneremo a valutare per la quota non riciclabile degli RSU soluzioni a basso impatto ambientale come la dissociazione molecolare.

* Servizi culturali. Genova, città plurimillenaria, è una realtà che vanta un rilevantissimo patrimonio culturale, spesso non adeguatamente valorizzato e pubblicizzato e, quindi, non conosciuto dai turisti e dagli stessi cittadini. Cultura significa musica, cinema, teatro, danza, poesia, scultura, pittura, letteratura, archeologia, architettura, conoscenza, passione, pluralismo delle idee: elementi dei quali Genova è ricca e che costituiscono un bisogno primario di ogni persona, anche più dei beni materiali. Il nostro obiettivo sarà quello di estendere il più possibile le iniziative culturali nel senso dianzi detto, tramite la promozione di eventi, fiere, concerti, esposizioni, mostre, sagre, simposi, raduni, mercati, festival delle più svariate tipologie. La diffusione di tali iniziative porterà con sé anche vantaggi economici e occasioni di lavoro a beneficio dell’intera collettività, nella convinzione che qui ribadiamo che “anche con la cultura si mangia”. Genova come città “Superba” e degna di questo aggettivo deve rendere prezioso tutto ciò che la distingue, che l’ha distinta nella sua storia e cultura locale dall’entroterra alla costa sino al più piccolo dei Comuni che ne fanno parte come città metropolitana.

8) TERRITORIO, IDENTITÀ E OPPORTUNITÀ: DIFESA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE.

La politica edilizia comunale dovrà basarsi sulla forte limitazione delle nuove costruzioni,concentrandosi sul principio di “costruire sul costruito”mediante il recupero edilizio, la ristrutturazione ed il cambio d’uso.

Analogamente saranno da potenziare le collaborazioni con Università ed enti di ricerca per la progettazione di adeguate opere di protezione delle coste dal fenomeno dell’erosione, con finanziamenti il più possibile celeri, favorendo in particolare gli interventi di ingegneria naturalistica.

L’integrazione e armonizzazione del territorio urbano, costiero e di quello agricolo in particolare dell’entroterra devono diventare un fine prioritario nelle pratiche di gestione.

Occorre mettere mano, nel medio periodo, ad una nuova strategia di produzione dell’energia, che veda il massimo decentramento della produzione di energia da fonti rinnovabili comeobiettivo strategico e sventare qualunque tentativo di ritorno al nucleare.

Nei contesti urbani è possibile stimolare e promuovere la formazione di Comunità Energetiche Rinnovabili, basate sull’auto-produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici, pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o micro-eolici a servizio dei caseggiati.

Introdurremo le CER anche per la gestione delle strutture di proprietà e di uso pubblico per ridurre i consumi e quindi i costi.

Intendiamo promuovere le CER anche attraverso:

– Concessione di tetti e spazi pubblici;

– Facilitare gli attori locali (cittadini, aziende e associazioni) nell’adesione alle comunità energetiche per l’autoconsumo collettivo.

Vogliamo migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, ristrutturando gli edifici comunali puntando sull’uso di impianti a pompa di calore e sull’efficienza energetica.

Riguardo ai rifiuti andrà perseguita con rigore una politica di raccolta differenziata sempre piùcapillare, anche ricorrendo al porta a porta; occorre quindi opporsi ad ogni tentativo direalizzare inceneritori sul territorio ligure.

E attuare un concreto sostegno ad una filiera industriale del riciclo e del riuso, ad esempio disincentivando l’uso della plastica monouso, in particolare le bottiglie con la messa in opera e manutenzione di fontanelle pubbliche.

Va attuato un piano educativo territoriale in educazione civica e sostenibilità ambientalecon la collaborazione degli istituti scolastici per sensibilizzare le nuove generazioni al fondamentale valore della tutela dell’ambiente.

Il Comune dovrebbe poi concentrarsi sulla lotta ai vari inquinamenti e a tutto ciò che mette a rischio la salute pubblica, incrementando i controlli in stretto contatto con Arpaled adeguando le normative di competenza.

Per noi il Green Deal è soprattutto la valorizzazione delle risorse ambientali piuttosto che la realizzazione di opere ed infrastrutture di dubbia utilità pubblica.

Proponiamo altresì di fare diventare Genova città solare, capitale dell’energia rinnovabile con imponente programma di incentivi per pannelli solari per l’autoconsumo in ogni struttura pubblica e privata, e promuovere le Comunità energetiche in ogni municipio e fornire altresì consulenza tecnica, giuridica ai cittadini aprendo sportelli di consulenza presso l’assessorato all’ambiente e in ogni Municipio. 

Ci impegniamo inoltre a perorare una moratoria sul dispiegamento della quintagenerazione per le telecomunicazioni, 5G, finché i potenziali pericoli per la salute umana e per l’ambiente non siano pienamente investigati da scienziati indipendenti dall’industria.

Siamo fermamente contrari alle scelte governative che hanno decretato l’innalzamento limiti emissioni elettromagnetiche oltre la soglia di sicurezza.

Particolare cura avrà poi il rapporto del Comune con gli animali.

Ci impegneremo per il controllo e aiuto degli animali randagi: cure, sterilizzazioni e degenze,creazione di strutture ricettive con personale ASL veterinario in aiuto dei volontari, molti già attivi sul territorio ma lasciati soli e senza mezzi, collaborazione con veterinari convenzionati.

E ci impegneremo per il divieto dei fuochi artificiali tradizionali a favore dell’uso dei soli fuochi artificiali silenziosi su tutto il territorio comunale.

Intendiamo riformare l’attuale metodo di raccolta differenziata dei rifiuti urbani allo scopo di migliorare il servizio e ottenere la riduzione della TARI.adini su tutti gli eventi culturali, mostre, concerti e simili, celebrati sul territorio genovesi.

9) BENI PUBBLICI COMUNI PER DAVVERO: ACCESSIBILITÀ, UTILIZZO COLLETTIVO E VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E DI PROPRIETÀ COMUNALE.

Effettueremo una verifica complessiva dell’attuale utilizzo dei beni demaniali e di proprietà comunale al fine di garantire tra l’altro che il litorale sia sempre accessibile gratuitamente ai genovesi, gli immobili comunali siano assegnati in maniera trasparente per utilizzi di interesse pubblico e chi utilizza privatisticamente o per profitto beni pubblici paghi alla collettività un canone adeguato ai prezzi di mercato. Le concessioni demaniali marittime (in primis quelle aventi ad oggetto le spiagge), in ossequio alla vincolante normativa euro-unitaria, verranno messe a gara con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa, allo scopo di porre finalmente termine all’intollerabile fenomeno della proroga automatica che negli anni ha precostituito a favore di pochi soggetti privilegiati rendite di posizione sulla base di canoni palesemente incongrui, a tutto svantaggio della pubblica amministrazione e dei cittadini, nonché al fine di premiare i progetti di gestione dei beni collettivi che presentano le maggiori garanzie di qualità del servizio.

Nello stesso tempo però le gare verranno strutturate in modo da assicurare titoli premiali alle piccole imprese locali, allo scopo di impedire nel modo più rigoroso la creazione di oligopoli da parte di poche multinazionali interessate al business, all’omologazione, al risparmio correlato all’economia di scala, il tutto a detrimento del servizio, con penalizzazione delle realtà imprenditoriali e lavorative del territorio. In ogni caso, verrà assicurato a tutti i cittadini e ai turisti l’accesso diretto, immediato e gratuito al mare e al bagnasciuga, bene di tutti, reprimendo con severità ogni ostacolo eventualmente frapposto dai concessionari. Alla scadenza della concessione, i cespiti dovranno essere restituiti nello stato in cui erano al momento della concessione stessa o con miglioramenti. Dovranno essere concordati i prezzi che verranno praticati sui singoli servizi, anche di ristorazione, e la qualità e quantità di servizi offerti. Dovranno essere fatti controlli sull’applicazione dei prezzi e sulla qualità dell’offerta alla clientela.

I prezzi potranno essere modificati solo in base a meccanismi predeterminati.

Adeguato spazio sarà riservato anche ai bagni comunali, strumento di gestione che consente di contemperare la necessità di investimenti a medio-lungo termine con la redditività di breve termine, garantendo prezzi congrui alla ristorazione, agli ombrelloni ecc.. Il personale degli stabilimenti comunali dovrà essere assunto su base stabile, a tempo indeterminato e potrà essere utilizzato in attività comunali diverse nel periodo di chiusura stagionale dei bagni (per esempio, opere di appoggio per Aster, pulizia giardini, pulizia alvei, ripiantumazione, manutenzione giardini, eliminazione piante parassitarie dai muri, ecc.); Consentiremo l’accesso gratuito dei cittadini genovesi a tutti i musei comunali almeno un giorno alla settimana, senza limiti di tempo. Riduzione del prezzo dei biglietti in favore dei cittadini su tutti gli eventi culturali, mostre, concerti e simili, celebrati sul territorio genovese.

Supportiamo il progetto di demolizione del Depuratore di Sturla e di rifacimento di quel tratto di costa, da valorizzare anche attraverso la rivitalizzazione delle gare con imbarcazioni tipiche (palio dei gozzetti).

Proponiamo la creazione di consorzi di agricoltori e allevatori dell’entroterra, la valorizzazione dei tipici mercati rionali (oggi chiusi o addirittura restaurati e inutilizzati), il censimento dei ruderi sul territorio, ed incentivi a progetti finalizzati alla lavorazione della terra e della vita rurale.

Ci impegniamo per un deciso supporto all’agricoltura locale.

In generale, la nostra lista tiene nella massima considerazione il concetto di “beni comuni”, intesi come i beni destinati ad appagare gli interessi fondamentali delle persone, come tali non assoggettabili ad un prezzo quale corrispettivo economico per l’utilizzo dei medesimi, da lasciare al di fuori delle logiche di mercato e da gestire attraverso forme di amministrazione condivisa con i cittadini, i quali costituiscono espressione paradigmatica della funzione sociale della proprietà introdotta e garantita dall’art. 42 della Costituzione.

Nella nostra visione, costituiscono beni comuni l’acqua, la salute, l’ambiente, il lavoro, la cultura.

10) FISCALITÀ, DIFESA DEL COMMERCIO DI PROSSIMITÀ, DELLE PICCOLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E DEL TURISMO.

Sul piano fiscale, perseguiremo una maggiore equità in relazione ai tributi di competenza comunale.

La nostra lista si distingue dallo schieramento che ha sostenuto l’amministrazione uscente per il fatto di puntare energicamente sulla difesa del piccolo commercio di quartiere, delle botteghe storiche e delle piccole attività produttive, mappando le attività esistenti insieme ai cittadini e alle associazioni di categoria, nonché ponendo un freno alla realizzazione di ulteriori supermercati e centri commerciali, già presenti in città in numero eccessivo, i quali comportano inevitabilmente la chiusura delle attività di vendita al dettaglio, incapaci di sostenere una concorrenza al ribasso. Particolare attenzione verrà posta al c.d. “arredo urbano” sia con iniziative mirate da parte del comune sia incentivando iniziative private: ad esempio i negozi verranno incoraggiati ad abbellire i loro dehors con fioriere e/o tende senza imposte comunali ad hoc e con iter amministrativo velocizzato. Pertanto, verranno previsti sgravi ed incentivi alle piccole attività che, oltre a costituire l’ossatura produttiva tipica del nostro tessuto sociale, garantiscono presidio e valorizzazione del territorio genovese. Specularmente, dovranno essere regolate le attività – come pub o bar di ritrovo serale e notturno – che possono creare disturbo alla collettività, così da consentirne la frequentazione da parte dei giovani nel rispetto delle regole della civile convivenza. Per quanto di competenza comunale, concederemo ai privati che affittano locali ad associazioni sociali e culturali (quali soprattutto i centri antiviolenza per le donne) l’esenzione totale dall’I.M.U.

Visto poi che, a seguito dei numerosi sgomberi di centri sociali, non a tutti sono stati riassegnati degli spazi, proponiamo che il Comune si impegni a trovare spazi pubblici per collocare anche tutte le attività culturali e sociali non necessariamente formalizzate in associazioni o altri enti, ma che contribuiscono a contrastare la desertificazione di alcune zone cittadine.

Avvieremo la risoluzione del problema degli immobili classificati in modo incongruo nel territorio genovese, declassificando quelli non più rispondenti alle caratteristiche loro proprie (ad es., numerosi immobili in categoria A/1), nonché attueremo una rigorosa valutazione della classificazione degli immobili di nuova costruzione per evitare inaccettabili situazioni di disparità. Ancora, un asset strategico sul quale appunteremo la massima attenzione è quello del turismo, vittima illustre del trascorso biennio pandemico, che dovrà essere potenziato riprendendo e sviluppando l’interesse manifestato dal pubblico negli ultimi anni, nel tentativo di alleviare la pesante crisi che si è abbattuta sul settore. Ciò sarà realizzato anche mediante la creazione ed implementazione delle reti e dei collegamenti che possono agevolare sinergie tra il turismo balneare, quello cittadino e quello dell’entroterra, allo scopo di portare il turismo anche al di fuori del circuito delle attrazioni cittadine più comunemente battute. Un flusso turistico imponente ma non valorizzato è quello dei passeggeri delle navi da crociera che praticamente non sostano a Genova se non per il breve tempo necessario ad imbarcarsi: ciò avviene perché i passeggeri stranieri che arrivano in aereo atterrano negli aeroporti lombardi e raggiungono Genova in pullman o treno per salire direttamente sulla nave. Il Comune si farà parte diligente con le compagnie crocieristiche e aeree al fine di aumentare il flusso di turisti esteri che atterreranno a Genova, ad esempio diminuendo le tasse aeroportuali e fornendo “pacchetti” a prezzi di favore ai turisti che vorranno visitare la città ed i suoi monumenti prima di imbarcarsi.

Si tenterà di risolvere finalmente l’annosa questione dell’Hennebique la cui riqualificazione dovrà essere parte integrante di un complessivo ripensamento dell’area portuale infracittadina sul modello di quanto fatto a Baltimora e Boston e che a Genova si è fermato all’area del Porto Antico senza proseguire oltre come sarebbe naturale.

Vogliamo poi superare il luogo comune secondo il quale i genovesi costituirebbero un popolo chiuso e poco incline all’accoglienza e alla generosità, non soltanto assicurando ai turisti provenienti in città esperienze gratificanti e piacevoli, ma anche diffondendo all’estero (e segnatamente presso i mercati emergenti), tramite un’efficace campagna di marketing territoriale, un’immagine della città accogliente e aperta, meritevole di una visita o di un soggiorno.

Istituire iniziative quali il “Language Exchange” come incentivo alla conoscenza reciproca e all’integrazione.

Predisporre un piano organico di collaborazione con guide turistiche, ambientali, escursionistiche e accompagnatori turistici su percorsi cittadini. Inoltre, effettueremo una promozione agevolata dei prodotti tipici del territorio (km. 0) tramite l’iniziativa “Faetu a Zena”, all’interno di spazi appositi inseriti nei principali percorsi turistici, rivolta alle aziende che rispettano determinati standard di qualità in merito all’assunzione e gestione della forza lavoro, al rispetto dell’ambiente, alla trasparenza aziendale.

11) SICUREZZA, NON REPRESSIONE.

Su una cosa non transigeremo: il fermo contrasto all’illegalità, che compromette la convivenza in determinate zone della città (su tutte, ma non solo, il centro storico) e a tal fine utilizzeremo anche le risorse che sono state impiegate dall’amministrazione uscente per realizzare verifiche di tipo burocratico finalizzate essenzialmente a “fare cassa” e non già a prevenire e punire condotte realmente pregiudizievoli per la collettività.

In particolare, non condividiamo il proliferare eccessivo di occhi elettronici (pensiamo agli autovelox fissi, posizionati su strade ad alto scorrimento caratterizzate da limiti di velocità spesso anacronistici) impiantati sulle principali arterie cittadine, tramite i quali vengono irrogate agli utenti della strada (motociclisti e automobilisti) sanzioni del tutto sproporzionate nel numero e nell’entità economica rispetto alla reale offensività delle condotte tenute.

La digitalizzazione della mobilità a Genova sta diventando un alibi per introdurre una rete sempre più fitta di telecamere, aree ZTL e varchi elettronici finalizzati all’incremento di multe automatiche e sanzioni che colpiscono soprattutto chi, per lavoro o per necessità, deve usare l’auto privata.

Intendiamo aumentare la prevenzione del crimine, specialmente reati predatori, tramite l’utilizzo di personale di P.M. adeguatamente formato per attività di deterrenza.

Intendiamo chiedere al Ministero un maggior impiego di forze dell’ordine attraverso nuove assunzioni per aumentare la vigilanza e il controllo sul territorio da parte dei corpi preposti a tale scopo.

Sicurezza sui mezzi pubblici notturni: introduzione di un servizio di vigilanza dedicato ai mezzi pubblici notturni, con l’impiego di personale di sicurezza e l’installazione di telecamere di sorveglianza per garantire la protezione dei passeggeri.

In un’ottica tesa a garantire la sicurezza ma nello stesso tempo a evitare forme di repressione ingiustificata, prevederemo l’apposizione obbligatoria del numero di matricola sull’uniforme di tutti i soggetti titolari di poteri coercitivi nei confronti dei cittadini.

Aumenteremo la presenza degli agenti di Polizia Locale, con funzioni di monitoraggio, controllo e prevenzione di reati predatori, in parchi, passeggiate, aree giochi, aree panoramiche, aree scolastiche, allo scopo di garantire alla cittadinanza la possibilità di fruire in sicurezza di tali aree senza incorrere in rischi per la propria incolumità.

Istituiremo un controllo sull’operato dei Servizi Sociali (chiamati SS nelle periferie cittadine) poiché non è sempre limpido e le madri che si sono rivolte a questi spesso ne divengono vittime.

Creeremo punti di ascolto per le donne vittime di violenza che aiutino, garantendone davvero l’anonimato,aiutare le vittime e i loro figli.

Controlleremo i progetti atti a garantire un alloggio protetto per la fascia dei giovani tra i 18 e i 21 anni.

Aiuteremo la scuola nella gestione degli allievi NAI (neoarivati in Italia): per una situazione paradossale, se sono minori non accompagnati vengono inseriti nei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), se sono accompagnati vengono invece inseriti nelle classi della scuola pubblica in base all’età ed è davvero difficile creare dei percorsi di alfabetizzazione che li aiutino: il risultato è un incremento della dispersione scolastica. Inoltre i mediatori culturali giungono ad anno inoltrato: il Comune potrebbe proporre percorsi alternativi.

12) TRASPORTI E INFRASTRUTTURE: SICUREZZA, EFFICIENZA E SOSTENIBILITÀ.

Le priorità sono la messa insicurezza e l’ottimizzazione delle infrastrutture già esistenti.

Una rete pubblica efficiente, che passi necessariamente dal rispetto degli orari e dall’affidabilità del servizio, permette infatti di snellire il traffico auto veicolarecon abbattimento dei relativi tempi.

Riguardo alle grandi opere, sarà perseguito il modello del minor impatto possibile, mentre il coinvolgimento di Cittadini e mondo imprenditoriale rappresenterà lo strumento fondamentale per raggiungere tale obiettivo: per questo occorrerà rivalutare tutte le “grandi opere”attualmente in corso di realizzazione o progettazione.

La più “grande opera” è far funzionare perfettamente ciò che già c’è!

In particolare, con riferimento alla gronda e segnatamente al nodo autostradale A7-A10-A12, rispetto al progetto di ASPI abbiamo elaborato una soluzione alternativa, chiamata “la gronda di Colombo”, che consente di sanare i difetti della proposta di ASPI, fluidificando il traffico nei punti cruciali e osservando i criteri di sicurezza, economicità, rapidità di esecuzione, ridondanza ed efficacia.

Ci attiveremo altresì per ottenere la gratuità dell’autostrada nella tratta genovese, riconoscendone il ruolo di tangenziale cittadina. Al fine di disincentivare l’uso delle automobili private, renderemo gratuito il trasporto pubblico locale, reperendo le occorrenti risorse dalla razionalizzazione della macchina amministrativa e delle imposte comunali e, nello stesso tempo, previa introduzione di un’attenta campagna di sperimentazione che farà seguito a quella già condotta in via Macaggi con esito positivo, consentiremo il transito dei veicoli a due ruote sulle corsie gialle, attualmente riservate ad autobus, taxi e mezzi speciali; e ciò nella consapevolezza che Genova è una delle città italiane con più elevato traffico veicolare e maggior numero di moto e motorini, i quali appaiono indispensabili per fluidificare il traffico stradale cittadino. Inoltre aumenteremo, nel rispetto del territorio urbano, i parcheggi dedicati ai veicoli a due ruote che attualmente sono penalizzati oltre misura. Tenuto conto che Genova pullula di semafori tradizionali che negli orari di punta creano intralcio alla circolazione veicolare, valuteremo la fattibilità, sulla base delle più moderne tecnologie, di un sistema di semafori intelligenti, in grado di regolare automaticamente la durata dei colori rosso-giallo-verde in funzione dell’effettivo traffico veicolare presente.

Provvederemo altresì a una completa rivisitazione delle piste ciclabili in essere (incluso il percorso di Corso Italia che penalizza oltre misura una delle zone di maggior pregio della città dal punto di vista turistico/paesaggistico creando al contempo un “imbuto” di traffico veicolare che produce un alto livello di inquinamento), mantenendole soltanto nei tratti compatibili con la sicurezza del transito delle biciclette e dei monopattini e con l’agevole fluire del traffico. Nello stesso tempo, realizzeremo percorsi di completo attraversamento cittadino lungo la costa e nell’asse costa-entroterra e prevederemo agevolazioni all’utilizzo di biciclette e veicoli elettrici. Intraprenderemo ogni iniziativa volta ad ottenere il riconoscimento di assenza di continuità territoriale, così da conseguire i relativi incentivi per l’implementazione della qualità degli accessi alla città su ferro e gomma nonché dei servizi aerei. Per quanto di competenza comunale, promuoveremo l’ampliamento e il potenziamento dello scalo aeroportuale genovese, di concerto con gli enti competenti, nell’intento di dare un forte impulso al turismo di entrambe le riviere liguri.

Potenzieremo il servizio navebus, destinato a collegare ponente e levante al centro cittadino, aumentandone altresì le fermate, il tutto sempre allo scopo di diminuire il traffico veicolare e il conseguente inquinamento ambientale.

Sempre con riferimento al trasporto pubblico locale, disporremo un aumento delle corse soprattutto serali e il ripristino delle linee collinari.

Ci impegneremo per garantire i treni regionali a lunga percorrenza da Genova ad altre regioni senza costringere le persone a dover sostenere 3/4 cambi.

Riprendere e riproporre la possibilità di viaggi notturni (un tempo c’erano e funzionavano benissimo). Coprire la fascia oraria dalle dieci di sera alle quattro di notte in modo che Arenzano e Cogoleto siano accessibili d’estate anche da Genova (i ragazzi, non di rado, percorrono Arenzano-Voltri a piedi o in bici).

Forniremo anche il Ponente e la Val Polcevera di piste ciclabili percorribili realmente.

Ci impegneremo per quanto possibile all’aumento delle aree di sosta bianche gratuite per tutti, alla riduzione della tariffa della prima ora di parcheggio ad €1, alla riduzione delle isole azzurre e corrispettivo aumento delle aree blu.

MATTIA CRUCIOLI – PRESENTAZIONE DEL PROGETTO POLITICO

INSIEME PER I NOSTRI VALORI

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(ii) diritto di rettifica – Ottenere, senza ingiustificato ritardo, la rettifica dei dati personali inesatti che La riguardano e l’integrazione dei dati personali incompleti (articolo 16, GDPR);

(iii) diritto alla cancellazione – Ottenere, senza ingiustificato ritardo, la cancellazione dei dati personali che La riguardano, nei casi previsti dal GDPR (articolo 17, GDPR);

(iv) diritto di limitazione – Ottenere la limitazione del trattamento, nei casi previsti dal GDPR (articolo 18, GDPR);

(v) diritto alla portabilità – Ricevere in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da un dispositivo automatico, i dati personali che La riguardano forniti al Titolare del trattamento e di trasmettere tali dati ad altro titolare del trattamento, nei casi previsti dal GDPR (articolo 20, GDPR);

(vi) diritto di opposizione Opporsi al trattamento dei dati personali che La riguardano, salvo che sussistano motivi legittimi per il Titolare di continuare il trattamento (articolo 21, GDPR);

(vii) diritto di proporre reclamo all’autorità di controllo – Proporre reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (articolo 77, GDPR), Piazza di Montecitorio n. 121, 00186, Roma (RM).

Gli interessati che ritengono che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di quanto previsto dal Regolamento hanno il diritto di proporre reclamo al Garante, come previsto dall’art. 77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento).

L’interessato/a può esercitare i Suoi diritti con richiesta scritta inviata all’indirizzo ulpc@pec.it o a mezzo lettera raccomandata a/r all’indirizzo Uniti per la Costituzione via Garibaldi n. 14, 16124 Genova.