L’imminente abbattimento dei pini secolari di Viale Paolo Thaon di Revel solleva più di una perplessità: Aster giustifica l’intervento sostenendo che gli alberi siano malati e a rischio crollo, secondo Italia Nostra invece le radici di quegli alberi furono danneggiate nel 2017 proprio dai lavori pubblici ai marciapiedi del Viale svolti dalla stessa Aster.
Se così fosse, si configurerebbe una responsabilità da accertare sia per il danno provocato che per la mancata manutenzione di questi sette anni.
Ci pare un aspetto piuttosto grave, sicuramente da tenere in considerazione, senza contare i molti dubbi sull’opportunità di un intervento così repentino, a cavallo di Ferragosto, proprio in questi giorni di caldo estremo in cui la frescura degli alberi è tanto preziosa.
Perché tanta fretta?
Si vuole forse approfittare delle ferie per evitare contestazioni da parte dei cittadini?
Questo intervento è solo l’ultimo di una serie di attacchi al verde pubblico che sembrano avvenire sempre con lo stesso schema: prima si lasciano gli alberi nell’incuria, non effettuando la necessaria manutenzione, poi si adduce la motivazione della “malattia” delle piante per abbatterle in fretta e furia e sostituirle con specie più piccole.
Un approccio che costituisce un grave danno alla comunità per i costi evitabili che comporta e per la non quantificabile perdita in termini ambientali, paesaggistici e soprattutto di salute pubblica.
Non ci stufiamo di denunciare l’ipocrisia di una politica che, da destra a sinistra, sbandiera il “green” come un vuoto slogan, ma nella realtà dei fatti dimostra assoluto disprezzo nei confronti della natura.