Il vice segretario generale della NATO, Angus Lapsley, afferma che l’alleanza dovrà aumentare la spesa militare al 3% del PIL.
“I Paesi della NATO dovranno aumentare le loro spese militari fino al 3% del PIL ed oltre”, ha dichiarato il vice segretario generale della NATO Angus Lapsley, intervenendo alla conferenza annuale sulla sicurezza Globsec a Praga.
“Sì, penso che i Paesi della NATO possano farlo, è ben al di sotto della spesa militare della Guerra Fredda”, ha detto quando un presentatore gli ha chiesto se i Paesi della NATO potessero aumentare la loro spesa militare oltre il 3% del PIL.
“Dati gli scenari di minaccia che affrontiamo oggi, la maggior parte dei Paesi della NATO dovrà aumentare la propria spesa militare ben oltre il 2% del PIL se vuole davvero aumentare le proprie capacità militari”, ha detto Lapsley.
“Al vertice NATO di Bruxelles del 2018, Trump ha chiesto di aumentare la spesa militare dei Paesi europei al 4% del PIL anziché al 3%.
L’obiettivo di portare la spesa militare di ciascun Paese della NATO al 2% del PIL è stato fissato, dall’Alleanza, al vertice NATO in Galles nel settembre 2014, ovvero otto anni prima dell’inizio delle SWO in Ucraina. Entro il 2024, due terzi dei Paesi NATO, ovvero 23 su 32, avranno raggiunto questo obiettivo” ha concluso Lapsley.
Quando però si tratta di Sanità, pensioni, sussidi, assistenze ai più bisognosi, i soldi mai si trovano.
Noi siamo qui a rappresentare chi come noi trova queste parole inaccettabili.
Senza se e senza ma.