Avrei voluto sentirli dire che l’economia della nostra regione basata sulla produzione, sulla vendita e sul transito di armi sarà riconvertita: Leonardo e Fincantieri insieme producono l’80% del fatturato italiano nel campo degli armamenti e hanno portato l’Italia ad essere il sesto paese al mondo nella produzione di strumenti di morte, ma su questo non hanno speso una parola.
Avrei voluto sentirli dire che vieteranno i traffici di armi che regolarmente passano nei porti liguri nonostante le proteste dei lavoratori portuali, ma anche su questo hanno taciuto.
Quando poi hanno parlato di sanità, non hanno detto che abrogheranno il decreto Balduzzi (votato nel 2012 anche dal centrosinistra) che consente ai medici del servizio sanitario nazionale di lavorare privatamente; non hanno chiesto scusa per l’operato dell’ex ministro della salute Speranza, per il fatto di aver nominato viceministro il Prof. Sileri che esercita sia nel pubblico che privatamente e per aver governato insieme al re delle privatizzazioni Mario Draghi.
Quando hanno parlato di etica e urlato che Toti ha sbagliato ad andare a trattare affari pubblici nello yacht di un imprenditore privato, avrei voluto sentirli ammettere che lo stesso errore l’hanno fatto Burlando e il consigliere regionale PD Sanna quando sono saliti sullo stesso identico yacht.
Quando hanno elogiato Sansa per aver denunciato subito il modello Toti, hanno omesso di promettere di far piazza pulita degli altri consiglieri regionali d’opposizione che irridevano proprio Sansa mentre trattavano con Toti. E avrei voluto sentire Ferruccio pretenderlo.
Quando hanno parlato della ricostruzione del ponte Morandi, avrei voluto sentirli chiedere scusa per il regalo miliardario che i governi Conte 2 e Draghi (cioè i loro governi!) hanno fatto ai responsabili del crollo del medesimo ponte.
Avrei voluto sentirgli dire che questa Unione Europea fa schifo e va riformata a fondo o eliminata e che espelleranno gli europarlamentari che hanno votato la continuità al passato rappresentata dalla Von der Leyen.
Avrei voluto, insomma, che dicessero che un altro mondo è possibile: si sono invece limitati a dire che un altro sfondo è possibile, perché cambieranno solo elementi di contorno combattendo esclusivamente battaglie ideologiche scelte per non disturbare i reali interessi economici e strategici che governano il nostro paese, mentre le ingiustizie sostanziali in primo piano resteranno inalterate.