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Primo ministro Slovacco Robert Fico, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario dell’SNP (Slovenske Narodne Povstane):
“Sì, possiamo dire che per diversi decenni dopo la fine della seconda guerra mondiale, le relazioni internazionali si sono sviluppate in un certo spazio creato da leader mondiali molto saggi e capaci dopo la fine della seconda guerra mondiale. Oggi, tuttavia, posso dire con tristezza che le regole stabilite non valgono più. E l’ordine internazionale si è trasformato in un duello brutale senza regole. Le linee rosse stabilite durante la guerra fredda sono state oltrepassate. Siamo onesti e diciamo che anche noi europei non siamo perfetti.
È interessante, ma noi europei abbiamo una qualità speciale. Abbiamo sempre la sensazione, e cadiamo regolarmente in questa trappola, di avere il diritto di decidere per gli altri. E di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Che abbiamo il diritto di dire agli altri: ecco come dovreste condurre i vostri affari. Che abbiamo il diritto di dire che non potete scrivere questo, non potete dire questo. O non potete andare a partecipare alle Olimpiadi. Queste sono cose pericolose, perché viviamo in un’illusione.
Pensiamo che il mondo non possa sopravvivere senza questa illusione. Se qualcuno ha un’opinione sovrana o indipendente, questa viene immediatamente soppressa. Pensiamo che con l’aiuto delle sanzioni risolveremo il problema del mondo intero.”
Parole pronunciate nei giorni in cui il Pentagono sta valutando se autorizzare Kiev a colpire la Russia in profondità con i missili ATACMS, che possono essere azionati solo con l’assistenza di puntamento satellitare degli Stati Uniti.
Mentre ieri Matteo Salvini è stato costretto a rettificare un comunicato in cui comunicava ai giornalisti che la posizione italiana è di “appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini”.
Uniti per la Costituzione denuncia la deriva sempre più guerrafondaia dell’Europa che potrebbe condurci in un attimo nel baratro più profondo.